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Sherlock Holmes

  • IlLibroSulComodino
  • 17 dic 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Oggi parleremo del vero Sherlok, l'investigatore impagabile uscito dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle!

Naturalmente leggendo questo libro come si fa a non immaginarselo impersonificato nel magnifico Robert Downey Jr.? Beh a me non è riuscito, ed uno dei motivi per cui mi sono innamorata di questo fantastico personaggio!


Informazioni tecniche:

Comprata edizione I Mammut della Newton Compton

pg. 1240 ( i Mammut sono colossali e spesso poco maneggevoli, ma sono economici e trovi tutte le opere di un autore al suo interno).

Comprende in un solo volume molti degli episodi usciti di Sherlok: Uno Studio in Rosso, Il Segno dei Quattro, Le Avventure di Sherlok Holmes, Le Memorie di Sherlok Holmes, Il Mastino dei Baskerville, Il Ritorno di Sherlok Holmes, La Valle della Paura, L'Ultimo Saluto ed Il Taccuino di Sherlok Holmes.

Tempo di lettura: mi pare un mesetto.



 

Fare una recensione su tutto il volume è complicato perchè sono più libri in uno. Ma in qualche modo ce la posso fare, cercando di invogliarvi a prendere in mano almeno un volume delle sue avventure, perchè credetemi meritano.


Innanzitutto ci troviamo nella Londra di fine '800. Il personaggio di Holmes non viene descritto minuziosamente nè raccontata la sua storia personale prima di essere catapultati nella vicenda. Quindi rimane un personaggio dal passato poco definito ma con una grandissima intelligenza, che deve essere conosciuto mano a mano che si va avanti nei racconti, descrivendo minuziosamente la sua attività di consulente investigativo per coloro che sono vittime di casi apparentemente irrisolvibili.


Ogni sua avventura viene narrata dal suo amico e biografo John Watson (umano quanto noi comuni mortali) che viene coinvolto in prima persona, spesso contro la sua volontà, ed il quale riuscirà ad arrivare alla conclusione dei casi di Sherlok solamente dopo un'accurata spiegazione da quest'ultimo. Anche perchè risulterebbero impossibili da risolvere se non grazie ad una esaustiva delucidazione.


Il nostro investigatore ha buoni rapporti solamente con il suo fidatissimo Watson, non si lascia coinvolgere dalle emozioni perchè ritiene che possano fuorviarlo dalle sue riflessioni (nessuna donna: deve essere sempre lucido!). Si diletta a sbeffeggiare Scotland Yard poichè non è molto fiducioso delle loro tecniche investigative, ma collabora comunque sempre con l'ispettore della polizia aiutandolo.


Posso dire cose fondamentali e costanti di tutti i racconti letti:

Sherlok è un genio, conosce moltissime cose e sa fare di tutto.

Mi ha fatto ridere, mi ha fatto spremere le meningi, capire che certe volte le cose più improbabili sono quelle giuste. Mi ha fatto battere il cuore, innamorare (perchè si può dire che è un personaggio strabiliante) ma anche coinvolgendomi a pieno nella vicenda.


Lasciate da parte gli stereotipi che sono nati dalla sua fama ("Elementare Watson", il cappello "alla Sherlok" e la sua caratteristica pipa), mettete da parte pure i classici investigatori della letteratura inglese, i gialli nati dalla penna di Agatha Christie (interessanti ma mai coinvolgenti come Sherlok), qui si parla di altri livelli.


Consigliato: Sì! Assolutamente! E se leggendolo vi immaginate Sherlok con il volto di Downey Jr., vi rimarrà ancora di più nel cuore! ;)



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