Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie
- IlLibroSulComodino
- 24 dic 2018
- Tempo di lettura: 4 min
"Ok... la storia di Alice che cade nel buco della tana del Bianconiglio e finisce nel Paese delle Meraviglie la conosciamo bene, abbiamo visto il film Disney e quello di Tim Burton, quindi questo libro non ha segreti per noi, conosciamo tutte le battute! E poi che senso ha leggere un libro quando possiamo comodamente guardare il film?!"
Ecco, è qui che vi volevo!
Molti di voi non sanno che oltre ad un libro per bambini, Alice nel Paese delle Meraviglie, ha un suo retroscena leggermente oscuro. O comunque ha degli aneddoti al riguardo che non sono molto conosciuti!
Ma iniziamo con le informazioni tecniche:

Comprata edizione Oscar Mondadori con copertina rigida
pg. 340
Segni particolari: nastrino segnalibro compreso e bordi esterni delle pagine colorati dello stesso colore della copertina (e questa cosa mi piace un sacco!)
Del numero di capitoli non ne parlo perchè sono due racconti in un libro e quindi ne sarebbe falsato.
Tempo di lettura: massimo 4 giorni, ma prendendola con moooooolta calma.
Le vicende di questo volume sono molto note ai più, ma invece di parlare del libro in sè per sè vorrei fare un'analisi del perchè questo libro sia un po' "oscuro".
Nella postfazione o nel retro del libro troviamo scritto: " Non ci sono bei libri che sono solo per bambini. Un bambino che ama i libri di Alice continuerà ad apprezzarli anche da grande, per quanto la 'lettura' del significato possa cambiare" (W.H. Auden).
Ed è assolutamente vero.
Ho letto la prima volta questo libro che avrò avuto 12 anni, e per quanto mi sia sembrato psichedelico ed un suo sogno matto e sconclusionato, mi piacque. Però continuavo a fare il paragone col film Disney (della serie: Ok questo nel film c'è; qui fanno così ma non dicono questo; questo è completamente saltato; ma io questo personaggio me lo immaginavo così!). Quando ho riletto questo libro ne avevo 25, quindi leggermente più matura della prima volta, e mi è un po' cambiato.
Innanzitutto bisogna considerare una cosa molto importante: Alice è vera! La protagonista di queste storie è esistita veramente, era la figlia di un caro amico di Carroll ( alias Charles Dodgson, il suo vero nome) di cui si dice che ne fosse innamorato. Ma sovvengono due problemi: 1. Carroll era un prete; 2. Alice aveva dieci anni.
Da qui ne esce il mito che Lewis Carroll fosse pedofilo e che tutte le sue amicizie di bambine avessero un secondo fine, ma che non ne avesse mai sfiorata una. Preferiva le bambine ad i bambini perchè erano più intelligenti, più pacate e non distruggevano oggetti. I bambini proprio li scansava il più possibile, ed una volta che le sue amiche crescevano ed entravano nell'età della pubertà allontanava anche loro.
Inoltre si dice che sia stato un pedofilo per via delle numerose foto di bambine nude trovate tra i suoi oggetti personali. (Ricordiamoci che siamo nell'Inghilterra vittoriana e le cose strane e particolari erano all'ordine del giorno).
Come premessa e contorno storico è un po' oscuro e pieno di interrogativi, quindi ora la nostra visione del libro ci cambierà un po'.
Tornando a noi, la nascita del racconto ormai è leggenda (se non lo sapete: Carroll ed il padre di Alice, con le sue due sorelle, erano in barca sul Tamigi per una gita estiva, e mentre navigavano Alice gli chiese di raccontarle una storia con lei protagonista. Lewis iniziò a narrare le Avventure di Alice nel Sotto Suolo, che era leggermente diverso dalla versione finale e più corto. Estasiata dal racconto le chiese di mettere per iscritto la storia, e dopo sviluppi e cambiamenti venne alla luce il libro che oggigiorno è conosciuto in tutto il mondo), ma quello che ha creato più problemi è stata la traduzione per via dei giochi di parole, dei proverbi, dei poemetti, giochi matematici e logici della cultura inglese che noi in Italia non abbiamo e non possiamo tradurre ad hoc.
Comunque sia il libro è un pozzo di metafore per la crescita della piccola vera Alice a cui era diretto il romanzo, che poi si è allargata a tutti i lettori del mondo.
Ma non solamente questo: Alice nel Paese delle Meraviglie è un intrigo di avvenimenti e personaggi che analizzati dagli psichiatri moderni si sono molto divertiti ad associarli a molte malattie mentali!
Due esempi su tutti:
In primis il continuo cambiamento delle dimensioni di Alice possono essere nate dalle numerose emicranie di cui soffriva l'autore (oggi chiamate come AIWS, Alice in Wonderland Syndrome); questi possono causare, se veramente intensi, una percezione sbagliata delle dimensioni del corpo di chi ne soffre, oppure anche disturbi dissociativi come la depersonalizzazione (esempio pratico: incontro con Alice ed il Brucaliffo che le chiede chi o cosa è lei e non ha una risposta chiara).
In secundis il nostro amato e rinomato Cappellaio Matto, sembrerebbe che sia affetto dalla Sindrome del Cappellaio Matto o avvelenamento da Mercurio (il mercurio veniva utilizzato molto nelle fabbriche di cappelli appunto!), che facesse sì che venissero etichettati come instabili e socialmente pericolosi. I sintomi li ritroviamo nel Cappellaio:
Arrossamento istantaneo della cute,
Collera,
Schizofrenia,
Perdita di memoria,
Confusione mentale,
Frasi sconclusionate e che non hanno nè verso nè forma,
insomma un dettagliato resoconto di come il personaggio viene descritto nel romanzo!
Quindi, quando ho detto che il libro non è solo per bambini, provate a riprenderlo in mano e rileggetelo, ci troverete molti dettagli ed aspetti che quando eravate piccoli non avevate minimamente notato!
A me è piaciuto tantissimo! Non è solo un trip tremendo che ha scritto un autore eccentrico e con gusti immorali e depravati (se lo sapessero i genitori moderni forse verrebbe bandito!), ma è anche un viaggio di metafore e di giochi logici che potrebbero farvi muovere i neuroni un po' di più (non aspettatevi grandi cose, io l'ho letto due volte e non mi vedo molto migliorata!) e farvi fare delle risate!
Consigliato: assolutamente sì!
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